Parco di Sukhothai: in bicicletta fra i templi

tempio a Sukhothai

Il Parco di Sukhothai, tradotto come alba della felicità, è uno dei siti storici più belli della Thailandia. Nonostante il suo valore, confermato nel 1991 dalla proclamazione a patrimonio dell’umanità dell’UNESCO, è forse il meno visitato dai turisti stranieri. Questo a causa della sua posizione intermedia, e non vicina, fra le due città più visitate, Bangkok e Chiang Mai, e la lontananza dalle isole più famose. Ma credimi, vale la pena includere il parco di Sukhothai in un itinerario thailandese. Se non al primo viaggio in Thailandia, sicuramente al secondo.

Le rovine del parco storico, in parte restaurate, sono davvero suggestive. In particolare all’alba e al tramonto, quando si specchiano nelle vasche d’acqua che circondano gli edifici principali.

tramonto nel parco di Sukhothai

Passeggiare fra i templi a piedi o in bicicletta, ti regalerà ore preziose e ricordi indelebili.

Breve storia di Sukhothai

Sukhothai nacque intorno al 500 D.C., ma solo nel 1238 ottenne l’indipendenza dall’impero dei Khmer facendo nascere di fatto il primo vero regno del Siam. Tra il 1279 e il 1299, arrivò alla sua massima estensione includendo le regioni di Nord-est, dall’attuale Vientiane fino all’ovest dove sorge Pegu e, a sud, Nakhon Si Thammarat.

Fu un periodo di autentico splendore che viene denominato il “Regno d’Oro” di re Ramkhamhaeng, il sovrano che più contribuì alla ricchezza del regno. Uno scritto dell’epoca la descrive come una cittadina piena di parchi, vegetazione ed alberi da frutto, con un grande area per le parate reali, dove il re non faceva pagare le tasse ai propri sudditi.

Fu proprio durante il periodo del regno di Sukhothai che nacquero tante delle tradizioni thailandesi, feste come il Loi Krathong, ed un vero e proprio stile Sukhothai che si riscontra nell’architettura e nella scultura. Per esempio quasi tutti i chedi di quell’epoca sulla sommità terminano con un bocciolo di loto, le statue del Buddha sono quasi sempre raffigurate erette o mentre camminano ed il loro naso ha una forma lunga ed affusolata e la bocca formata da due linee alla maniera Khmer.

Di quest’epoca d’oro è anche la creazione di un sistema unificato di scrittura che assorbiva i vari alfabeti khmer diventando il primo esempio di lingua Thailandese come la conosciamo oggi.

Il regno di Sukhothai, poi, intorno al 1378, fu conquistato dal nuovo regno di Ayutthaya che nel 1438 lo annesse al proprio regno. Nel 1658 sia Ayutthaya che Sukhothai furono distrutte dall’invasione birmana.

Solo 11 anni dopo, il primo re della dinastia Chakri, cominciò a ricostruire nuovamente la città spostandola a 12 Km da quella antica.

Sukhothai, nascendo come città Khmer, ricorda nelle caratteristiche principali Angkor Wat in Cambogia. A quei tempi, gli edifici erano circondati da laghi e fossati. Quando i Thai la conquistarono aumentarono invece gli spazi di terra.

Il Parco di Sukhothai

Il parco di Sukhothai è molto grande, ben 70 chilometri quadrati divisi in cinque zone. Ecco una mappa molto utile per orientarti:

mappa di Sukhothai

Il complesso centrale, il più importante in quanto ospitava il regno, è rettangolare (1810 x 1400 metri) e circondato da tre perimetri di mura. Su ogni lato c’è una porta d’accesso. Comprende ben 21 templi, il Palazzo Reale e quattro grandi stagni. L’area è piuttosto vasta e ti consiglio di muoverti da un tempio all’altro in bicicletta. Gli edifici più importanti sono:

  • il Palazzo Reale, si trova al centro dell’antica città ed è circondato da un fossato. È composto dalla residenza del re e dal tempio reale, il Wat Mahathat (Tempio della Grande Reliquia), simbolo del potere della dinastia. Infatti è il più grande di tutta l’antica Sukhothai. È caratterizzato da un grande chedi che termina con la forma di un bocciolo di loto che ospita una reliquia del Buddha. Come avviene in altri templi della Thailandia, Wat Mahathat rappresenta il mitico Monte Meru , centro dell’universo, che è la dimora celeste costruita dal dio Indra per consacrare le reliquie del Buddha. Gli stupa che lo circondano, simboleggiano le varie catene montuose intorno al Monte Meru. Due mondop ai lati del chedi principale custodiscono due statue del Buddha in piedi alte 12 metri.
  • Il Wat Traphang Thong, uno dei templi più suggestivi non tanto per l’edificio in sé ma per la sua posizione in mezzo ad uno stagno. È infatti collegato alla terra ferma da un lungo ponte decorato con lanterne gialle. Qui si svolgono le celebrazioni del Loi Krathong. Sul ponte è possibile assistere al rituale delle offerte ai monaci. Questi, di solito al mattino presto, passano in fila tenendo in mano la tipica ciotola tonda in cui raccolgono il cibo donato dai fedeli.
  • Il Wat SA Si, al centro di uno stagno, è uno dei templi più simbolici di Sukhothai, ed è costituito da un chedi con davanti un Buddha seduto fra due file di colonne.

tempio a Sukhothai
  • Il Wat Si Sawai, costituito da tre bellissime pagode, è considerato uno dei templi più antichi del parco di Sukhothai. Sembrerebbe infatti precedente al regno di Sukhothai. In origine era probabilmente un santuario induista.
tempio a Sukhothai

Mentre la maggior parte dei templi sono giunti a noi e sono stati restaurati dal Dipartimento delle Belle Arti Thailandesi, le case ed i palazzi sono andati distrutti perché i thai li costruivano in legno. I materiali più preziosi e durevoli, come la pietra, erano infatti destinati solo agli edifici religiosi.

Da visitare fuori dal complesso principale:

Intorno all’area principale, nel raggio di 5 Km, ci sono altri 70 siti storici! Nell’impossibilità di vederli tutti a meno che tu non stia diversi giorni, ti segnalo quelli più belli:

  • Il Wat Saphaan Hin, nella zona a ovest dell’area principale, con il suo Buddha eretto di 12 metri, è collocato su una collinetta alla cui cima si accede con una lunga scalinata, un po’ impegnativa sotto al sole. Le persone si recano qui anche per vedere sorgere l’alba. È necessario un auto per arrivare fino a qui dalla città.
Wat Saphan Hin al parco di Sukhothai
Wat Saphaan Hin
  • Il Wat Sri Chum, nella zona a nord-ovest dell’area principale, è uno dei templi più particolari e fotografati. L’enorme statua del Buddha seduto, larga circa 11 metri ed alta 15, è infatti racchiusa in un alto edificio a forma di cubo, il mondop, oggi senza tetto.
  • Il Wat Phrapai Luang, sempre nella zona nord, è uno dei templi più antichi. Risale infatti al periodo Khmer. In origine era costituito da tre prang, torri con sculture sull’intera superficie che raffigurano storie e leggende, ma oggi ne rimane solo una.
  • Il Wat Chang Lom (Tempio Circondato da Elefanti), particolare per il suo chedi in stile Sri-Lanka decorato con sculture di elefanti.
  • Il Wat Chetuphon, nella zona sud, ha come particolarità un edificio, ormai senza tetto, con quattro enormi immagini del Buddha in mattoni e stucco in diverse posizioni: mentre cammina, in piedi, seduto e sdraiato. Le prime due statue sono ancora in buone condizioni, ma senza testa, delle altre due non resta nulla.

Quando andare a Sukhothai

Un’ottimo periodo per andare a Sukhothai è durante le feste tradizionali thailandesi. Essendo infatti uno dei centri culturali thailandesi più legato alle tradizioni, come Ayutthaia e Chiang Mai, a Sukhothai le cerimonie sono sempre molto scenografiche. Le feste principali sono il Songkran, il capodanno thailandese che si svolge circa a metà aprile, il Loi Krathong, o festa delle luci che si svolge intorno a novembre. Le date cambiano ogni anno seguendo il calendario lunare.

In particolare, i festeggiamenti per il Loi Krathong al parco di Sukhothai sono secondi per atmosfera solo a quelli di Chiang Mai. Durano ben 5 giorni!

Un altro evento molto bello è la festa dell’ordinazione (o consacrazione) di Si Satchanalai. I futuri monaci buddisti, prima dell’ordinazione, in costumi tradizionali e colorati, partecipano ad un corteo in groppa a una ventina di elefanti riccamente decorati.

Come arrivare a Sukhothai

Sukhothai è raggiungibile:

  • In aereo da Bangkok
  • In autobus, mezzo molto più economico. Da Bangkok il servizio espresso costa circa 350 baht ed impiega circa 6 ore dal terminal nord di Mo Chit. Da Chiang Mai (300 bath e poco più di 5 ore) è sicuramente preferibile rispetto all’aereo perché non ci sono voli diretti, ma occorre fare scalo a Bangkok.
  • In auto, dato che le strade sono comodamente percorribili con un auto a noleggio e vi permette una certa libertà di movimento. Di contro, bisogna sempre tener presente che qualsiasi imprevisto abbiate, senza conoscere il thailandese sarà difficile affrontarlo.
  • In treno, ma è la soluzione meno comoda perché occorre scendere a Phitsanulok e, da qui, raggiungere Sukhothai con un’ora e mezzo di autobus.

Prezzo ed orari del Parco Storico di Sukhothai

Prezzo: 100 bath per visitare ognuna delle cinque aeree, quindi per visitarle tutte sono 500 bath.
Orario: dalle 8.00 alle 18.00.

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  1. Già il Parco di Sukhothai mi sembra una meraviglia… se poi lo si visita in bicicletta acquisisce ancora più fascino! Spero di poterlo visitare presto! 🙂

  2. E’ sempre bello leggere i tuoi racconti sulla Thailandia, ricchi di immagini meravigliose e informazioni puntuali e dettagliate per organizzare al meglio una visita ad uno di questi luoghi sensazionali!
    Chissà se a breve riusciremo di coronare il nostro sogno di partire alla volta del “Paese Del Sorriso”!

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