Il Deserto dei Pinnacoli è una delle escursioni più belle da fare se vi trovate a Perth. Dista dalla città 191Km in direzione nord.
Se il vostro itinerario di viaggio nel Western Australia non prevede di visitare il nord, potete recarvici anche in giornata. Il viaggio stesso prevede qualche sosta interessante per spezzare il viaggio.
La strada è una delle classiche strade australiane lunghe e senza curve e potrà capitarvi di incontrare più canguri che auto! Fate attenzione perché, come potrete vedere dalle tante carcasse ai lati della strada, gli incidenti causati dai canguri non sono così rari.
Il panorama non vi deluderà!
Soprattutto la zona delle dune di Lancelin offre scorci fantastici. Non vi stancherete mai di guardare il contrasto del bianco della sabbia delle dune con il verde della vegetazione e l’azzurro di mare e cielo.
Il Deserto dei Pinnacoli si trova all’interno di una zona più vasta coperta dal Nambung National Park, ma ne costituisce sicuramente la meta più suggestiva.
Se potete, vi consiglio di visitarlo nel tardo pomeriggio o, ancor meglio, al tramonto quando la luce è più calda e rende l’ocra di questo deserto ancora più intenso. La sua particolarità, oltre ai pinnacoli, è che si tratta di una vasta distesa di sabbia gialla, collocata in mezzo a basse colline verdi. Il contrasto di colori è davvero scenografico. In più è disseminato di pinnacoli.
I “pinnacoli” sono delle strane formazioni di roccia calcarea simili a dei menhir. I più alti raggiungono anche i 3,5 mt. e sono presenti a migliaia solo in questo luogo. Non esistono infatti formazioni simili in nessun’altra parte del mondo.
L’origine del Deserto dei Pinnacoli secondo la scienza
L’origine di queste strane formazioni non è del tutto chiara. L’ipotesi più accreditata è che si siano formate da resti di conchiglia misti a sabbia trasportati dal vento dalle vicine spiagge. Con il trascorrere degli anni questi resti si sarebbero compattati e poi erosi. Nella zona sono stati rinvenuti manufatti aborigeni a testimonianza che è probabile che i pinnacoli fossero già visibili 6000 anni fa e che siano stati successivamente coperti dalla sabbia. Il vento, negli ultimi secoli avrebbe spostato la sabbia riportandoli alla luce intorno al 1650, anno in cui si hanno le prime testimonianze della loro esistenza attraverso gli esploratori olandesi.
L’origine del Deserto dei Pinnacoli secondo le affascinanti leggende degli Aborigeni
Questo luogo apparteneva agli aborigeni ed ancora oggi, come recita il sito del parco, il popolo Yued viene riconosciuto come custode tradizionale del parco. E per questo, alle origini del Deserto dei Pinnacoli vengono legate a delle leggende raccolte nella “Dreamtime”, l’era del sogno narrata da tanti racconti che spiegano il legame fra il comportamento degli uomini e la geografia dei luoghi da essi abitati.
E così, secondo un racconto, i pinnacoli sono i cadaveri di uomini pietrificati per un comportamento sbagliato. Nei tempi antichi infatti, alcuni giovani guerrieri osarono avventurarsi in questo deserto, luogo che era considerato sacro e riservato solo alle donne. Gli dei, per punirli, li seppellirono vivi e rimasero bloccati per sempre sotto forma di punte di calcare.
In effetti, per migliaia di anni, questa zona è stata considerata un luogo sacro per le donne indigene e le questioni femminili. Le donne nel passato, si sono radunate in questo luogo per accamparsi, dare alla luce i loro figli e tenere cerimonie e foraggio per il cibo.
Un altro racconto ci narra l’affascinante storia del popolo aborigeno Yuart, nativo della zona. Questo popolo conosceva solo la vita pacifica e insegnava ai propri figli a rispettare gli animali. Finché un giorno, la tribù vicina invase il loro territorio con le armi per cacciare gli animali. Ciò avevo reso necessario che il pacifico popolo Yuart diventasse un grande popolo guerriero con l’aiuto degli dei. Narra la storia che che il vento abbia depositato materiale su ogni nemico caduto morto sulla loro terra, formando i pinnacoli.
Il nome Nambung del parco ha origine proprio dal linguaggio aborigeno e significa “La terra del fiume storto”.
Informazioni pratiche
Il Deserto dei Pinnacoli è raggiungibile solo in auto o tramite escursioni guidate molto costose.
La biglietteria ed il “Pinnaclese Desert Discovery Center” dove troverete tutta la storia del parco, sono aperti sempre, tranne il giorno di Natale, dalle 9.30 alle 16.30. Si può però accedere al Deserto dei Pinnacoli sempre, lasciando i soldi in un’apposita cassetta all’ingresso.
Il costo d’entrata è di circa 8/12 dollari ad auto. Si può entrare infatti anche con l’auto anche se è molto più piacevole percorrerlo a piedi.
Consultate il sito web del Nambung Park per avere sempre informazioni aggiornate.
Soste consigliate lungo il tragitto e nei dintorni
Pasteggiare ad aragoste a Cervantes al Lobster Shack. Informale e gestito direttamente dalla compagnia della pesca delle aragoste, tavoli all’aperto, tutto a base di aragosta! Aperto tutti i giorni dalle 11 alle 15.
Una sosta a fare il bagno nella spiaggia di Hangover Bay. Sabbia bianchissima ed acqua cristallina, ma fredda!
Visitare le dune di sabbia di Lancelin dove si può praticare il sandboarding, una specie di snowboard, ma praticato sulle dune di sabbia! Se non avete tempo, potrete comunque ammirarle dall’auto mentre vi recate al Deserto dei Pinnacoli.