Questo gruppo montuoso non è forse fra i più spettacolari, ma da Cima della Paganella si ammira uno dei panorami più belli del Trentino!
Da Cima Roda, la vetta più alta del gruppo a 2125 metri, si può spaziare con lo sguardo a 360°. Da una parte, ad ovest, lo splendido gruppo delle Dolomiti di Brenta, così bello che non smetteresti mai di guardarlo e fotografarlo.
A sud, oltrepassato il Rifugio La Roda, lo sguardo può spaziare fino al Lago di Garda. Io sono stata in una giornata di foschia ed era comunque impressionante. Nei giorni di cielo limpido deve essere una meraviglia.
A nord-est ancora, si può ammirare la corona delle Dolomiti.
Da lassù, vi sentirete davvero di poter dominare le montagne con lo sguardo. Il panorama è così bello da aver ispirato anche uno dei più famosi cori montani maschili.
Voria véder el Trentin
Canto corale maschile “La Paganella”
da ‘na vista propri bela
No sta a prender massa temp
e va su la Paganela.
(…) Da ‘na banda trenta laghi
e d’Asiago l’Altipian
e da l’altra San Martino
e zò zò fi a Milan.
I due versanti della Paganella sono molto diversi. Il versante ovest, quello che guarda sull’altipiano di Andalo e Fai della Paganella è ricco di boschi, sentieri e piste da sci.
Verso est il massiccio montuoso sovrasta la Val d’Adige e la città di Trento con alte pareti rocciose.
Cima della Paganella è accessibile a tutti anche senza dover camminare. Si può infatti raggiungere con gli impianti di risalita sia da Andalo che da Fai della Paganella.
Vi consiglio però di raggiungerla camminando. Il percorso non è particolarmente impegnativo e vi darà una soddisfazione diversa vedere lo splendido panorama dopo aver faticato un po’.
Se non avete tanto tempo potete raggiungere con gli impianti da Andalo la stazione Dosson Pelà e iniziare a camminare da lì. In circa un’ora e un quarto raggiungerete la vetta La Roda di Cima della Paganella.
L’inizio del percorso è in mezzo ad un bosco di abeti. Qui vivono gli orsi, come ricordano i cartelli appesi qua e là con le istruzioni da seguire in caso di avvistamenti.
Poco dopo, prima della Malga Zambana, si prosegue a destra percorrendo la pista da sci (segnavia 604, ma non è sempre ben visibile). È il tratto più duro perché la salita è consistente.
Quando però vi fermerete per prendere il respiro, girandovi indietro, godrete della splendida vista delle Dolomiti di Brenta.
Quando siete in cima alla pista, guardate a destra e vedrete il sentiero 604 inerpicarsi fra la bassa vegetazione verde. È l’ultima salita prima dell’arrivo.
Fate attenzione e assicuratevi di sentire il rumore delle mountain bike che arrivano in senso contrario. Il sentiero è stretto e con tante curve e le bici scendono a velocità sostenuta. Siate pronti a buttarvi fuori dal sentiero!
Alla vostra destra godrete sempre di un bellissimo panorama.
Quando sarete in cima fermatevi per ammirare lungamente il panorama da ogni lato. Non tralasciate di superare il Rifugio La Roda anche se non volete pranzare, perché è da lì dietro che si può ammirare il panorama sul Lago di Garda.
Se invece volete pranzare, il Rifugio vi accoglierà con un ricco menù.
Piatto tipico della zona della Paganella è il “tortèl di patate”, una pastella di patate crude grattugiate, farina, sale e formaggio, fritta o cotta nel forno a legna. Secondo tradizione bisognerebbe mangiarlo accompagnandolo con fagioli borlotti, formaggi, cavolo cappuccio, sottaceti, carne salada e affettati misti! Se volete scendere camminando, magari scegliete un piatto più leggero!
Per scendere, potete scegliere di fare il percorso a ritroso tutto in discesa oppure, come me, seguire il percorso con segnavia 605 che scende più dolcemente all’impianto “Sant’Antonio” percorrendo il verde alpeggio della Malga Terlago Alta (1826m) per riportarvi al punto di partenza di Doss Pelà.
Nella prima parte avrete la visuale fino al Lago di Garda.
Godrete così di un panorama diverso da quello dell’andata!
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