Dove e quando andare a Castelluccio per la fioritura

quando andare a Castelluccio per la fioritura
Ultimo aggiornamento:

La fioritura di Castelluccio è diventata un evento imperdibile e tutti si chiedono quando andare a Castelluccio per vederla nel suo massimo splendore. Il periodo migliore per vedere la fioritura di Castelluccio di Norcia è fra fine giugno ed inizio luglio.

Bisogna però precisare che i campi della Piana iniziano a colorarsi già da inizio maggio con le prime fioriture ed anche l’inizio della primavera regala paesaggi bellissimi.

Quest’anno, 2023, è un anno piuttosto regolare grazie alla tanta pioggia della primavera e la Piana ha un verde intenso.

Scegliere quando andare a Castelluccio

Non tutti gli anni sono uguali e la fioritura è influenzata dal meteo sia per i tempi, che possono essere in anticipo o in ritardo, sia per quanto riguarda l’abbondanza o meno di fiori.

Quando la primavera è molto calda, come negli ultimi anni, molte piante fioriscono già a maggio e sfioriscono prima del previsto. Se l’inverno è povero di pioggia la fioritura è molto meno ricca.

Ogni anno è quindi diverso e, per questo, bisognerebbe vedere la fioritura di Castelluccio di Norcia più di una volta nella vita: lo spettacolo non sarà mai uguale e ne varrà sempre comunque la pena! La fioritura di Castelluccio non ha nulla da invidiare alle fioriture primaverili più belle del mondo!

La webcam per monitorare la fioritura di Castelluccio

Per scegliere quando andare a Castelluccio ci viene in aiuto anche la tecnologia. Già da tanti anni infatti, è possibile vedere lo stato d’avanzamento della fioritura grazie alla webcam installata a Castelluccio che ci regala una delle viste più belle d’Italia. Impareggiabile sia in primavera coperta di fiori, sia in inverno coperta di neve.

Anche questa webcam ha una piccola grande storia da raccontare.
Con il sisma del 2016 che ha portato la distruzione in quest’angolo d’Italia, purtroppo anche la webcam era stata danneggiata e non funzionava più. Già poco dopo il sisma però, Massimiliano Squadroni, che l’aveva installata anni prima, arrampicandosi lungo sentieri impervi che erano rimasti l’unico accesso, è riuscito perlomeno a farla ripartire.

Non poteva permettere che il sisma portasse via a tutti loro anche la vista del loro borgo rimasto per la prima volta completamente disabitato.

È stato poi avviato un progetto di crowdfunding e, grazie alle donazioni di diverse associazioni e persone da tutto il mondo, la webcam è stata messa in sicurezza ed è diventata anche una stazione meteo. Oggi ci permette addirittura di vedere il filmato delle ultime 24 ore in timelaps!

Il sito web dove monitorare la fioritura

Oltre alla web cam c’è anche un sito con tante fotografie che vi aggiornano sulla fioritura di Castelluccio. Potrete vedere infatti le foto inserite giorno per giorno con le date!

Dove avviene la fioritura di Castelluccio

La fiorita, come la chiamano gli abitanti di Castelluccio, si può ammirare nella Piana di Castelluccio, suddivisa in Pian Grande, Pian piccolo e Pian Perduto. Siamo in Valnerina nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini che si estende fra Umbria e Marche.

La Piana è un grande altopiano appenninico, il secondo per ampiezza dopo Campo Imperatore, formatosi un milione di anni fa in seguito a movimenti tettonici che separarono e allontanarono enormi masse rocciose. Così oggi la Piana ci appare come una conca circondata dai monti Sibillini di cui il Vettore, con i suoi 2478 metri, è il più elevato.

A far da vedetta alla Piana a 1450 metri di altitudine, c’è il borgo di Castelluccio, diventato famoso per la fioritura.

Si parla spesso di fioritura, ma questa non è unica e le fioriture sono più di una che si avvicendano e sovrappongono l’una con l’altra.

Molti pensano che con la fioritura ci si riferisca solo a quella della famosa lenticchia di Castelluccio, ma nella realtà questa pianta è solo la principale coltivata dall’uomo. Per il resto contribuisce la natura regalando alla piana tantissime piante fiorite selvatiche, le cosiddette infestanti. Normalmente non è facile vedere in Italia campi coltivati mescolati alle infestanti perché queste normalmente vengono eliminate con prodotti disinfestanti.

Sulla Piana questo non succede perché le erbe spontanee sono necessarie alla lenticchia per vivere. A causa della scarsità della pioggia e al fenomeno del carsismo che provoca la dispersione dell’acqua piovana in profondi inghiottitoi, i mergani, profonde feritoie nel terreno, qui il terreno è arido e poco favorevole all’agricoltura. Le tante infestanti, con le loro radici, riescono a trattenere acqua e sostanze nutritive mantenendo umido il terreno e rendendolo migliore per la coltivazione della lenticchia.

La coltivazione della lenticchia, chiamata “lenta” dagli abitanti, è quella più importante a Castelluccio e si stima avvenga fin dal 3.000 A.C. poiché ne è stata rinvenuta dentro a tombe megalitiche.

È una lenticchia speciale quella di Castelluccio (Lens culinaris) perché ha caratteristiche uniche. Innanzitutto è policroma e può essere gialla, verde o marrone. Inoltre è molto piccola e ha una buccia sottile ma molto resistente che mantiene il chicco integro anche in cottura. Per questi motivi la lenticchia di Castelluccio ha ottenuto dall’Europa il riconoscimento IGP, indicazione geografica protetta.

Campo di lenticchie

E’ una pianta annuale che viene seminata quando si scioglie la neve e la cui fioritura avviene tra fine maggio e luglio.

Il raccolto dipende dalla presenza della pioggia. Per questo da sempre è tradizione recarsi in pellegrinaggio alla Chiesa di Santa Scolastica a Norcia per invocare la pioggia sui raccolti.
Un tempo il pellegrinaggio veniva fatto a piedi dalle donne da Castelluccio fino a Norcia percorrendo l’ultimo tratto antistante la chiesa, ed ancora quello fino all’altare, in ginocchio recitando il rosario.
Poi, al ritorno le donne raccoglievano grandi mazzi di ginestre che venivano appese alle porte delle case per circa un mese.

A fine luglio iniziava, così come oggi, la raccolta, la carpitura. Un tempo il raccolto veniva effettuato solo a mano dalle donne.
Queste, chiamate carpirine, arrivavano a piedi a Castelluccio da tutti i dintorni. Arrivavano a gruppi ed ogni gruppo era accompagnato da un suonatore di organetto che suonava fino all’arrivo nella piazzetta del borgo dove si contrattava la caricatura di ogni campo.

Le donne iniziavano poi la raccolta e, ogni volta che finivano il campo a loro assegnato, il capogruppo suonava l’organetto nel suo modo riconoscibile da tutti. Così si sapeva che il tal gruppo era libero e pronto per occuparsi di un altro campo!

Le donne intonavano canzoni durante il raccolto, spesso tristi perché il lavoro nei campi era duro e la lontananza da casa e famiglia per diversi giorni si faceva sentire.

Oggi è un mondo questo che si è perso perché da tempo si usano le falciatrici.

Quali sono le altre fioriture di Castelluccio? Quali sono i fiori che si possono ammirare?

Le piante spontanee presenti a Castelluccio sono tante. I fiori principali della fioritura di Castelluccio sono quelli di papaveri, camomilla, senape, acetosella, fiordalisi, narcisi, trifogli, viole eugeniae, leucantemi e tulipani montani. Vediamo i mesi di fioritura di ognuno per valutare quando andare a Castelluccio.

Le fioriture di maggio a Castelluccio

Il primo fiore a sbocciare, a inizio maggio, è quello giallo della senape selvatica (Sinapis arvensis). Così la descriveva il noto fitoterapeuta inventore dei fiori di Bach:

Ci sono 38 fiori  in grado di tramutare emozioni ed energie negative in positive e la senape selvatica è fra questi! I suoi fiori, gialli come il sole, sono in grado di illuminare una persona soggetta a sbalzi di umore improvvisi.

Edward Bach

E, devo dire, che anche solo la visione dei campi gialli mette allegria!

A metà maggio c’è la fioritura del tulipano di montagna (Tulipa australis), specie rara e protetta, con i suoi fiori gialli.

Presto viene a fare compagnia al giallo di senape e tulipano, il rosso vivo dei papaveri (Papaver rhoeas), la cui fioritura nella Piana di Castelluccio è notevole. Durerà poi fino alla fine di giugno quando si mescolerà al blu del fiordaliso, creando un contrasto davvero particolare!

quando andare a Castelluccio, le fioriture di giugno e luglio

C’è poi il bianco della camomilla bastarda (Anthemis arvensis L.) e del leucantemo (Leucanthemum vulgare).

Nella seconda metà di maggio, segnalo anche la fioritura delle orchidee selvatiche ai Piani di Ragnolo nel comune di Sarnano, uno dei borghi più belli d’Italia. Si trova a circa un’ora e mezza da Castelluccio, ma la presenza di ben 37 specie di orchidee selvatiche rosse, viola, gialle, blu e rosa, se avete tempo, valgono una deviazione.

Quando andare a Castelluccio: le fioriture di giugno

A giugno a Castelluccio continuano le fioriture delle specie di maggio, ma è un nuovo colore il protagonista: il blu! Fioriscono infatti lo specchio di Venere (Legousia speculum – veneris) e la Genzianella (Gentiana acaulis L.).

Anche la lenticchia a giugno è già in piena fioritura con i suoi delicati e piccoli fiori bianchi.

Da circa fine giugno fa la sua comparsa anche il fiordaliso (Centaurea cyanus L.) che regala un tocco di blu intenso.

A questo fiore, dai tempi antichi, si lega la magia. Infatti, nella tradizione popolare è chiamato erba degli incantesimi. La leggenda racconta due miti, legati al suo nome scientifico. Di uno è protagonista la dea Flora che trovò il suo innamorato Ciano senza vita in un campo di fiordalisi e decise così di chiamarli con il nome dell’amato. Il secondo mito racconta invece del centauro Chitone che, colpito con una freccia avvelenata, riuscì a salvarsi proprio curandosi con il fiordaliso.

Fra miti e leggende, quel che è indubbio è che la fioritura del fiordaliso a Castelluccio sia pura poesia.

Quando andare a Castelluccio: le fioriture di luglio

Nella prima settimana di luglio c’è di solito l’apice della fioritura del fiordaliso mescolata a quella della lenticchia con ancora qualche chiazza colorata di tutte le precedenti fioriture. È il momento più bello per visitare Castelluccio se la stagione è andata come doveva andare!

Da dove vedere la fioritura di Castelluccio

Dove andare per vedere la fioritura? Quali sono i luoghi migliori? Ci sono vari punti da cui ammirare la fioritura di Castelluccio, tutti con un’ottima visuale. Vi consiglio di provarli tutti!

  • Innanzitutto i campi sono bellissimi anche senza salire ai punti panoramici, camminando semplicemente nei sentieri fra un campo e l’altro della Piana. Per fare fotografie più ravvicinate ai fiori. Tenete presente che da qualche anno nel weekend non si può parcheggiare lungo le strade della Piana.
  • Dal borgo di Castelluccio. Dalla piazza e dalla collina sopra al paese si ha una bella vista sulla Piana e sul Monte Vettore. Si può percorrere poi a piedi il sentiero che scende nella Piana regalando bellissimi scorci.
  • Dalla strada SP477, tratto finale, per chi arriva a Castelluccio sia da Arquata del Tronto, sia da Forca di Presta e dall’Adriatica. Questo accesso alla Piana è in assoluto il mio preferito. Ogni curva regala panorami mozzafiato e si può fare qualche sosta lungo il percorso dove ammirare piccoli campi fioriti. Particolarmente suggestivo al tramonto.
  • Dalla stessa strada SP477 che arriva però da Norcia e regala una splendida vista panoramica sul Pian Grande, sui Sibillini e sul Fosso dei Mergani o inghiottitoio, una impressionante fenditura nel terreno lunga circa 1,5 km e profonda 20 mtetri dove finisce tutta l’acqua piovana. Si passa inoltre accanto al Bosco Italia con la forma del nostro paese..
  • Dalla SP136 che arriva a Castelluccio da Castelsantangelo sul Nera e permette di ammirare il Pian Perduto.
  • Dal sentiero escursionistico che porta al Monte Vettore e al Lago Pilato partendo dalla Foce di Montemonaco. Già dopo il primo tratto di salita, sarete ripagati della fatica da una veduta dall’alto sulla Piana impareggiabile. Da lì i campi sembrano dipinti da un pittore che ha abbinato perfettamente i colori e squadrato i campi meticolosamente!
Dove e quando andare a Castelluccio

Comunque, ovunque andrete, la fioritura di Castelluccio saprà stupirvi e riempirvi gli occhi di bellezza!

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  1. Che meraviglia deve essere ammirare la fioritura di Castelluccio di Norcia! Queste informazioni sono davvero preziose per organizzare una visita.

  2. Che spettacolo! Adoro i papaveri, sono dei fiori molto semplici ma secondo me tra i più belli. Mi ricordano tanto le primavere della mia infanzia, quando se ne vedevano tantissimi!

  3. Dopo essermela persa l’anno scorso spero di riuscire a vedere la fioritura delle lenticchie quest’anno. So bisogna recarsi sul posto la mattina presto perchè la ressa è tanta. Hai qualche consiglio su dove dormire?

    1. Purtroppo a Castelluccio ci sono solo due o tre strutture che hanno riaperto dopo il terremoto e, se vuoi dormire lì, ti consiglio di prenotare quello che trovi. Devi farlo comunque con largo anticipo. Altrimenti puoi trovare una maggiore scelta nelle località che distano circa 45 minuti da lì. Ma devi comunque prenotare in anticipo!

  4. Con gli ultimi due articoli ci hai fatto fare un meraviglioso viaggio alla scoperta delle fioriture più spettacolari in giro per il mondo!
    Quella di Castelluccio è sicuramente una delle più interessanti e decisamente colorate!
    In attesa di vederla dal vivo ci “accontenteremo” di vederla attraverso la webcam da te segnalata!

  5. Ho sentito tanto parlare delle fioriture di Castelluccio ma non ho mai avuto l’occasione di vederle! Mi hai dato un ottimo spunto per un weekend…sperando che per giugno riaprano tutto

  6. Fine giugno…inizio luglio… (scusa i puntini, ma sono io che penso). Certo che se si potrà viaggiare potrebbe davvero essere una bellissima idea. Io stavo pensando alla Provenza per quel periodo, ma mi sembra difficile da realizzare quest’anno. Perché non scoprire l’Umbria a questo punto? Grazie davvero per questa idea e per aver ancora una volta fatta sognare!

    1. Un bellissimo e ricco articolo, con mille spunti per visitare queste zone! Ancora non ci sono stata,ma dopo aver letto qui, non posso non pensarci!

      Mimì

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