La Cirenaica è un rione poco conosciuto di Bologna. Eppure racchiude tante particolarità. Ma se scrivo: Via Paolo Fabbri 43, qualcosa sicuramente sovviene alla mente.
Se fossi accademico, fossi maestro o dottore, ti insignirei in toga di quindici lauree ad honorem,
Francesco Guccini
ma a scuola ero scarso in latino e il “pop” non è fatto per me: ti diplomerò in canti e in vino qui in via Paolo Fabbri 43!
Via Paolo Fabbri si trova infatti alla Cirenaica ed il titolo della famosa canzone è l’indirizzo della casa dove Guccini ha vissuto per tantissimi anni. L’appartamento è ancora di sua proprietà anche se, da qualche anno, vive sull’Appennino dove è nato.
La Cirenaica è considerato il quartiere legato alla resistenza partigiana anche se la sua storia inizia prima. Nasce infatti a inizio ‘900, negli anni dell’annessione della Libia alle colonie italiane e, per questo, alle sue vie vengono dati nomi che richiamano la colonia: Via Libia, Via Tripoli, Via Bengasi e tanti altri. Nel dopoguerra però si decise che era più importante onorare i partigiani piuttosto che le ex colonie e tutte le vie, tranne Via Libia, cambiarono nome e prendono quelli degli eroi della resistenza, altra particolarità del quartiere.
Un’altra sua caratteristica è la presenza di tante case popolari costruite dalla Coop. Risanamento. Ancora oggi sugli edifici ci sono le targhe che lo indicano. Sono gruppi di case particolari che non guardano fuori ma dentro sé stesse. Hanno infatti un loro cortile/piazza interno. Così come le villette che ci sono nel rione che hanno il proprio giardino o cortile.
Ma da qualche anno la Cirenaica si è distinta anche per la riqualificazione del rione messa in atto dagli abitanti stessi che se ne prendono cura. Promuovono tante iniziative di quartiere che hanno portato anche la street art nei suoi muri. Grazie all’artista colombiano Luis Gutierrez, residente a Bologna da tantissimi anni ed autore del murale più longevo sui muri della città. Il suo “500 anni dalla scoperta dell’America” in Via Zamboni risale infatti al 1988 ed è stato anche restaurato qualche anno fa.
Ogni anno il comitato della Cirenaica organizza un festa multietnica per onorare la convivenza di tante etnie fra le vie del quartiere e Luis Gutierrez, ospite d’onore, ha donato spesso per l’occasione un suo nuovo murales al rione.
I murales di Luiz Gutierrez alla Cirenaica a Bologna
I murales di Gutierrez si riconoscono subito per l’uso dei suoi tanti colori accesi. Dentro ai suoi disegni c’è tutto il suo patrimonio sudamericano. I nomi sono poetici: Nessuno mi pettina bene come il vento, tratto da una poesia di Alda Merini, Elisa donna di sabbia, e Sogni.
Passeggiando per le vie della Cirenaica, si capisce subito che si è in un quartiere particolare. Qui le case, piccole palazzine con particolari sfiziosi, hanno spesso due porte d’ingresso gemelle, poste una accanto all’altra, con 3 scalini per entrare. Proprio in una di queste porte c’è l’appartamento di proprietà di Guccini.
Guccini che, nel centenario della nascita del quartiere è stato onorato con un murales proprio in Via Paolo Fabbri vicino al passaggio a livello. Nella stessa occasione alcune saracinesche della via sono state decorate con i versi delle sue canzoni più celebri.
Un altro murale a lui dedicato si trova sotto uno degli archi di Via Libia. Raffigura una barca che trasporta tante persone. Si riconoscono i ritratti di Guccini e tutti gli altri interpreti del suo album «Note di Viaggio – capitolo 1: venite avanti…», primo album di un’ampia raccolta dei suoi brani più famosi, interpretati da diversi cantanti fra cui Malika Ayane, Samuele Bersani, Luca Carboni, Carmen Consoli, Ligabue, Elisa, Francesco Gabbani e Nina Zilli. L’artista che glielo ha dedicato è il famoso TvBoy. Lo stesso disegno è la copertina dell’album.
Alla Cirenaica c’è anche la storica Trattoria da Vito dove, negli anni 70, era facile trovare Guccini al tavolo con De André e Dalla .
L’amore dei cittadini per il loro quartiere e per la comunità stessa si vede anche passeggiando nel piccolo Giardino Lorenzo Giusti gestito dall’Associazione Spazi Aperti. Da tanti piccoli particolari. C’è un orto condiviso, una casetta per scambiare i libri in autonomia, tanti giochi e tanta cura.
Una passeggiata nel quartiere non vi deluderà!
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LE CITTÀ ITALIANE DELLA STREET ART
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